Si rimanda in attesa dell'occasione da dare a quei pezzi di vita fino a quando non li si guarda ed essi si manifestano in tutta la loro confortante estraneità.
A chi, in questo 2013, non ha trovato le parole quando servivano e le ha incontrate soltanto vagando di notte nella propria mente, quando, totalmente fuori luogo, sono state capaci di far ingurgitare bocconi di pura impotenza.
A chi ha messo in discussione la propria strada ed è ritornato col pensiero a tutti i bivi della propria vita, rendendosi consapevole del fatto che, dopo tutto, bastava poco per non essere qui ora.
A chi si è sentito inerme e perduto mentre la propria vita fuggiva in ogni direzione e quasi non bastava il fiato per correre dietro a tutte quelle schegge dopo l'esplosione del proprio percorso.
A chi ha lottato per risalire alla luce, nonostante il fardello del proprio malinconico sé sulle spalle.
A chi, tanti giorni, non ha visto motivi per alzarsi la mattina ma lo ha fatto lo stesso.
A chi ha la forza di archiviare...
Auguro un buon 2014.