Da un romanzo che ha per titolo Il maestro e Margherita ci si
aspetterebbe la più classica tra le storie d’amore, magari condita con una
buona dose di destino avverso, e difficilmente si penserebbe che un gruppo di
demoni, capeggiati da Satana in persona, siano di fatto i personaggi principali
dell’opera. In verità hanno poco di puramente malvagio questi diavoli che
giungono nella capitale russa sotto mentite spoglie, addirittura suscitano
simpatia vista la vocazione da buffoni che mostrano in certi momenti; abbiamo
Korovev, la figura lunga a quadri, Behemot, il gatto che cammina eretto
sulle zampe posteriori, Azazello, il demone guercio e zannuto dai capelli rossi,
Hella la strega perennemente nuda ed infine, Woland, Satana stesso travestito
da esperto di magia nera.
Per tutto il romanzo ho cercato di capire cosa mai avrebbe potuto indurre un così
singolare gruppo a scomodarsi per mettere piede sulla terra e proprio qui
deve entrare sulla scena lui, il maestro, insieme alla sua amante Margherita.
Questo stuolo di demoni che terrorizza o fa spiacevoli scherzi a chiunque,
infatti, sembra invece rimettere a posto la triste storia di Margherita, che ha
ormai perso da tempo le tracce del maestro. Quest’ultimo, sparito dopo le
critiche negative mosse al suo romanzo su Ponzio Pilato, è stato in realtà
ricoverato in una clinica psichiatrica; proprio questo romanzo del maestro
sembra essere il filo dipanato da un capo all'altro del romanzo di Bulgakov, che
si apre con una discussione sull'esistenza del diavolo, che, sotto le mentite
spoglie di Woland, finisce col raccontare di aver assistito personalmente alla condanna
di Cristo, e termina con l’assoluzione di Pilato, liberato dalla sua condanna
eterna grazie alle parole del maestro. Per tutto il romanzo ho cercato di capire cosa mai avrebbe potuto indurre un così
Certo il tutto fa supporre un qualche
intervento divino, e questo strano Woland coi suoi demoni si presta stranamente
a farsi strumento di quello che per tutto il romanzo viene definito un
filosofo, quel Jehoshua che Pilato, anche se a malincuore, fa condannare. Il
romanzo del maestro, bruciato e restituito al suo autore da Satana grazie
all'intercessione di Margherita, può concludersi solo dopo l’assoluzione di
Pilato oppure sarebbe meglio dire che la conclusione del romanzo assolve Pilato
e questo evento scritto magicamente diventa evento reale.
E su questo singolare intreccio tra bene e male valgano le parole dello stesso Woland a Levi Matteo, seguace di Jehoshua: «Sii tanto cortese da riflettere su questa domanda: che cosa sarebbe il tuo bene se non ci fosse il male, e come apparirebbe la terra se non ci fossero le ombre? Le ombre nascono dagli oggetti e dalle persone. Ecco l’ombra della mia spada. Ma ci sono le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Non vorrai per caso sbucciare tutto il globo terrestre buttando via tutti gli alberi e tutto ciò che è vivo per godere nella tua fantasia della nuda luce? Sei uno sciocco».
E su questo singolare intreccio tra bene e male valgano le parole dello stesso Woland a Levi Matteo, seguace di Jehoshua: «Sii tanto cortese da riflettere su questa domanda: che cosa sarebbe il tuo bene se non ci fosse il male, e come apparirebbe la terra se non ci fossero le ombre? Le ombre nascono dagli oggetti e dalle persone. Ecco l’ombra della mia spada. Ma ci sono le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Non vorrai per caso sbucciare tutto il globo terrestre buttando via tutti gli alberi e tutto ciò che è vivo per godere nella tua fantasia della nuda luce? Sei uno sciocco».