Nella
vita bisogna far rumore, è necessario farsi sentire, urlare invece di parlare. I
sussurri sono coperti dai pensieri altrui. I sussurri tutti fingono di non
averli sentiti. Si può vivere in due modi: in punta di piedi o con passo
pesante. Mio malgrado, ho sempre camminato a passi felpati.
Oggi
mi sono ritrovata tra le mani una lettera, risalente a moltissimi anni fa, che
mi ha mostrato in maniera impietosa un filo ininterrotto che attraversa la mia
vita.
“Di
te non mi ero proprio accorta” mi scriveva la persona con un inchiostro blu
traballante, tra un complimento e l’altro.
Ed
ecco la costante…
Un’altra
persona, anni più tardi, mi avrebbe detto: “Fai troppo poco rumore nella mia
vita”.
Mi
fermo, perché a rifletterci mi vengono in mente tante altre frasi che sono
diverse declinazioni dello stesso concetto, che mi appare adesso come un inconsapevole
(a volte!) pugno nello stomaco da parte di tanti che avrebbero voluto in quel
modo sottolineare un valore.
Non
far rumore, però, è una virtù difettosa. Diventi parte dell’arredamento senza
accorgertene e chi ti sta intorno, senza volerti fare del male, ti tratta come
tale. Gli oggetti non urlano, non piangono, non soffrono, semplicemente “stanno”.
Le persone si rendono conto della loro assenza soltanto quando non assolvono
più alla funzione alla quale erano deputati. Arrivate a quel punto, decidono o
di sostituire l’oggetto o di riprenderselo a tutti i costi, se funzionava
proprio bene.
“Ho
bisogno di te” è la peggior dichiarazione che si possa fare a un altro essere
umano, è come dire “Ho bisogno che tu ti rimetta sulla scrivania immobile e mi
faccia luce come hai fatto fino all'altro ieri” oppure “È necessario che tu
stia all'angolo vicino alla finestra perché io possa sedermi su di te e tirare
un sospiro di sollievo quando ne sento il bisogno”.
È
una vita di attese quella di chi non fa rumore.
Non
penso si possa condannare qualcuno per il “non vedere”, “non accorgersi”, in
fondo è una legge di natura: siamo catturati da ciò che è più appariscente. E d'altronde
anche il silenzio, per quanto vi possa essere una predisposizione caratteriale,
è una scelta.
La gente finge di non accorgersi di te per non rimanere abbagliato dalla tua luce, chi sa ascoltare sente la voce oltre il silenzio, ed è più forte di tanti rumori assordanti ma vuoti!
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