sabato 1 settembre 2012

Cambio di clima, cambio d'umore

Sarebbe utile in certi casi essere capaci di tracciare una netta linea di demarcazione tra mente e corpo... Peccato che l'arrivo di settembre e il cambio di clima mi ricordino ogni volta come l'arte della separazione non si possa applicare dovunque e in maniera indistinta. 
Potrebbe sembrare un caso ma, se per tutto il mese di agosto, ogni singolo giorno, sei ridotta ad un'ameba da mezzogiorno elle sette e poi, all'improvviso, con la prima pioggia e l'arrivo del fresco ti ritrovi tutta allegra e pimpante durante le stesse ore, qualche domanda te la fai! Forse la tua mente soffriva davvero per il caldo che torturava il corpo...
Ci si potrebbe chiedere: il clima uggioso non dovrebbe mettere tristezza? E qui i nodi vengono al pettine... Probabilmente è una questione di concordanza, come se il mondo ad un certo punto ti dicesse "Oggi ti vengo incontro! Oggi sono come te!"... E' semplicemente gioia nella tristezza: malinconia, in una parola.
Non è che non ami il sole, gradisci anche quello, tuttavia ritrovare la pioggia a settembre è come presentarsi ad un appuntamento per il quale ci si prepara da mesi; verrebbe voglia uscire di casa, alzare gli occhi al cielo ed abbracciare l'acqua che cade come si farebbbe con un'amante troppo a lungo desiderata.

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