Vedere deserto un luogo che generalmente è pieno di gente determina una strana sensazione, una specie di esaltazione in realtà; una voce dentro ti dice che in quel momento quel luogo è tuo.
Non credo sia un caso che gli eremiti abbiano scelto i deserti o i monti più inaccessibili: nel luogo dovevano vedere riflessi se stessi, dovevano trovare se stessi.
Non credo sia un caso il fatto che io preferisca il mare in inverno, quando a nessuno verrebbe voglia di avvicinarsi alla spiaggia.
Non credo sia un caso il fatto che io preferisca avvicinarmi agli animi più singolari, quelli che per lo più spaventano gli altri: anche quelli sono dei deserti sconfinati che ti costringono a guardarti dentro.
Nessun commento:
Posta un commento