giovedì 30 agosto 2012

Ideali animali

Discorsi seri di fine agosto: domanda sulla libertà.
Iniziamo dall'evento scatenante: ho liberato la mia "gazzetta" ladra dopo averla tirata su per benino... Divideva persino le merendine con me la mattina! Fin qui tutto bene... Diciamo che tenerla prigioniera più del dovuto, voglio dire più del tempo necessario a farla crescere e a farle imparare l'arte del volo, per la maggior parte delle persone sembrerebbe eticamente scorretto...
Qualche giorno dopo la liberazione, però, mi è venuto un dubbio che a molti sembrerà strano: quanto realmente vale la libertà per un animale come quello? Diamo per scontato che gli animali diano a certi ideali lo stesso valore che noi conferiamo loro, che il bene più grande per un uccello sia quello di volare libero e tanti bei discorsi di questo tipo... Quanto c'è di umano in questo modo di pensare? Tutto probabilmente... Così di tanto in tanto mi sorge l'interrogativo: e se fosse stata meglio in casa con acqua e cibo sempre pronti? Forse è da pazzi farsi domande del genere, domande che per alcuni vanno contro ogni logica; troppo spesso, però, siamo noi esseri umani ad ergerci ad unità di misura universale e a decidere quale debba essere la logica di un animale che non può parlare e mandarci a quel paese se il favore che gli stiamo facendo per lui e tutt'altro che un favore. In quanto uomini umanizziamo tutto e siamo incapaci di guardare all'altro in quanto altro, non riusciamo a non assimilarlo a noi. Vorrei sapere, ad esempio, come realmente un cane vede il tizio che gli lustra le unghie o gli spazzola il pelo dopo avergli fatto lo shampoo... Per il padrone è sicuramente un modo di prendersi cura del suo animale... sul fatto che l'animale apprezzi davvero ho qualche dubbio... Che gliene frega al cane di essere bello dopo tutto?!
Spero vivamete che per quanto riguarda la libertà il discorso sia diverso e che davvero la gazza libera stia meglio di me che l'ho liberata.

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