venerdì 24 agosto 2012

Una dose di acidità

Ti svegli la mattina verso le sei e trenta, esci di casa ancora mezza addormentata e ti immetti nell'accaldata vita estiva con tutta la riserva di buon umore e pazienza che hai a disposizione, perché sai che, se il tuo fine per quel giorno è quello di farti rilasciare la tale scartoffia dal tale ente, ti serviranno entrambi in quantità industriale.
Ti serve una cartoleria aperta per fare delle fotocopie: quante sono le possibilità di trovarne una aperta prima che il sole sia alto nel cielo? Ve lo dico io, nessuna, soprattutto se ti serve urgentemente.
Abbandoni l'idea delle fotocopie e decidi di tentare con gli originali perché in fondo, per raggiungere il tuo fine, forse andranno bene anche quelli. Vai allo sportello e il tizio che ci sta dietro, uno con l'antipatia stampata in faccia, quasi ti accusa di essere una specie di scroccona per un paio di fotocopie (e lì ti viene la voglia di sbattergliene in faccia una risma intera di fogli!). Ci passi su, fai finta di non capire e inizi a formulare per bene la tua richiesta. Il tizio dello sportello, che a questo punto della storia dimostra un'acidità raramente riscontrabile in giro, ti si rivolge come se fossi scema e ti fa credere che l'operazione che sta per compiere per te richiederà chissà quante tappe e che il modulo che ti ha dato da compilare sarà il primo di altri cinquemilanovecentosettantadue moduli simili di difficoltà crescente. 
Alla fine scopri che per svolgere tutta l'operazione non sono necessari più di cinque minuti perché Mr Acidità ti piazza in mano le carte che ti servono e ti prende quasi per il culo quando gli chiedi se c'è bisogno di fare altro. 
Certa gente dovrebbe provare le brezza della disoccupazione visto che si dimostra così poco contenta del lavoro che svolge.

2 commenti: