venerdì 30 maggio 2014

TFA sì, TFA no


Per chi come me si ritrova in tasca una laurea in Filosofia (et similia...) e permane da mesi, o anni in alcuni casi, nel misero stato di "disoccupato", questo periodo è quello della valanga di notizie relative allo stramaledetto TFA. Vige ultimamente l'imperativo morale di provare questo concorso che, già ad una prima occhiata, pare una gran fregatura da capo a piedi, a partire dal prezzo esorbitante: diciamocela tutta, se pure uno avesse 3000 euro in contanti nascosti sotto il cuscino, stento a credere che li tirerebbe fuori volentieri per un concorso che, se tutto va bene, ti garantisce un bel po' di anni di precariato! 
Non parliamo neppure, poi, delle famose domande che, a quanto pare, sembrano scelte in base al principio "apro l'enciclopedia a una pagina a caso e faccio una domanda sul primo nome della terza colonna". 
La cosa più fastidiosa, però, è che, coloro che si permettono di dire (e io sono tra loro) che NON HANNO NESSUNA INTENZIONE DI REGALARE SOLDI ALLO STATO CON IL TFA, si sentono rispondere sempre la stessa cosa: "Sì ma è una possibilità, se te la lasci sfuggire poi potresti pentirtene!" 
Passiamo ad una breve analisi filosofica del fenomeno: per quale arcano motivo una persona dovrebbe cogliere al volo TUTTE le possibilità che le si parano davanti? Perché non è possibile SCEGLIERE, SELEZIONARE soltanto quelle che  interessano davvero senza per questo essere additati come degli allocchi che se la fanno fare sotto il naso dagli eventi? 
Sembra che il panico da crisi abbia reso tutti incapaci di seguire un percorso coerente, fatto di scelte consapevoli; la paura di restare senza un lavoro per essere stati troppo schizzinosi tormenta quasi tutti. La parola SCELTA sembra che sia diventata tabù e l'uomo non è più l'essere che sceglie come vivere ma l'animale che è costretto ad ingurgitare ogni misera possibilità che gli si versa addosso dall'alto.

2 commenti:

  1. Quante verità, Angela...
    Io sono uno tra i tantissimi che nel 2012 ha intrapreso l'esame d'ammissione al TFA... Avevo studiato molto, come sempre.. avevo intenzione di superare tutte e tre le prove... e intanto mi sentivo dire le stesse cose: "E' una possibilità, provaci! ".
    Il sistema truffaldino era già fin troppo chiaro... Tuttavia ho versato le 100 euro per sostenere le tre prove (come TUTTI i candidati di TUTTE le classi di concorso)... Per farla breve: superai la prima prova a luglio, ma la seconda - ad ottobre - non andò bene. E il mio percorso si fermò lì. Sapevo benissimo però che - qualora fosse andato tutto bene - mi sarei chiesto dove c...o avrei dovuto prendere i 3000 euro per pagarmi il tirocinio "vinto".
    Le trasferte a Napoli, per sostenere le due prove, me le sono organizzate io, me le sono pagate io... com'è giusto che sia... Ma alla fine, oggettivamente, si è rivelata essere un'inutile "sfacchinata", che quest'anno ho già deciso di non ripetere.
    Nel frattempo: ho continuato a dare ripetizioni pomeridiane, ho fatto domanda a Bolzano per l'immissione in graduatoria (e sono stato immesso), ho fatto l'istanza per il servizio civico nel mio comune (e spero di poterlo fare), ho chiesto lavoro in giro... A gennaio sono stato a Modena, ospite di un mio amico, per iscrivermi in tutte le agenzie interinali... Non ci si ferma mai.

    Il TFA è una megatruffa per milioni di euro, che già due anni fa ha salvato il c..o alle università, riempiendo oscenamente le loro casse...
    E' come nel medioevo, quando i BARONI esultavano e festeggiavano (come gli dei epicureici nei loro "intermundia") mentre, nel mondo di sotto, si consumava una guerra tra poveri...

    Un caro saluto.
    Sempre interessantissimo il tuo blog, continua così.

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    1. Caro Francesco, quello che mi dici non fa altro che aggiungere motivazioni alla mia decisione: è davvero uno schifo troppo palese! E pensa che per chi, come me, si è laureato dopo il 19 luglio 2013 il tfa è la via obbligatoria per poter insegnare visto che non ci è più permesso fare supplenze senza abilitazione! Sono cose davvero assurde...
      Ad ogni modo un caro saluto anche a te e grazie per il sentito commento.

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