sabato 10 marzo 2012

Labirinti eretti dal tempo della mia anima

Quattro o cinque giorni possono distruggerti... e oggi sono polemica...
Perché attacco le persone di punto in bianco? Non l'ho mai fatto! Ma quattro o cinque giorni possono distruggerti...
Cammino a passo svelto senza una meta e sembra che sappia benissimo dove puntano i miei passi...

Ho fame di parole... parole scritte, dette, pensate, trasmesse, omesse, fraintese, interpretate, sperate, rifiutate, dolci, tristi, profonde, banali... Rivoglio le parole...
Leggo perché ho fame ma è come bere l'acqua del mare...
Le parole che ingurgito finisco per vomitarle qui o in altri "luoghi" simili...
Cos'ho in testa mentre fuggo sfuggendo a me stessa? Questo mi sfugge...
Prima o poi dovrò ritrovarmi: il più delle volte mi incontro per caso nei luoghi più strani!
Ritrovandomi mi do la mano, spero di essere guidata e finisco col vagare di nuovo in corridoi spettrali di labirinti eretti dal tempo della mia anima...
Ho detto anima? Esistono significanti con troppi significati che, in fin dei conti, arrivano a non averne nessuno.
Ho costruito le mura della mia prigione: una prigione sconfinata, nella quale si può camminare in eterno senza passare due volte per lo stesso punto, pur girando in tondo...

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