sabato 12 settembre 2015

Doveri e assoluzioni

Si sarà capito ormai che ho perso la dote della costanza (chissà poi se l'ho mai davvero avuta!) visto che sarà più di un mese che risulto scomparsa da questa casa virtuale che mi ero costruita... In effetti negli ultimi tempi ho un po' di confusione in testa anche riguardo al concetto di "casa", ma questa è un'altra lunga storia... Il reale motivo di questa assenza, oltre allo studio né matto né disperato per l'Ielts test di oggi, è tutto sommato uno solo: credo di aver sviluppato una sorta di idiosincrasia nei confronti del verbo dovere. Mi spiego meglio; ci sono cose che mi piace fare, le adoro a dir poco e, in cima alla lista, c'è sicuramente la scrittura. Ecco, pian piano, la mia mente "perversa" finisce per trasformare in doveri i piaceri, crea dei vincoli anche laddove non ne esistono; così aggiornare questo blog si era trasformato quasi in un impegno, una cosa da fare per chissà quale recondita ed incomprensibile ragione. Si può essere più sciocchi e masochisti? Be', ora ho capito che il mondo non ce l'avrà certo con me se non sono puntuale, se non sono costante e tutte quelle belle cose lì che fanno tanto ragazzuola per bene... A dirla tutta credo di essermi liberata di una buona dose di egocentrismo deleterio! 
Almeno in questo campo decido di autoassolvermi, tanto poi ci sono mille altre colpe kafkiane delle quale la mia testa mi accuserà, che sia chiaro...