lunedì 20 giugno 2016

Su volontà e necessità: il suicidio

Ripensando all'ultimo post e alla questione della decisione che diventa necessità mi è venuto in mente che forse, tra tutti, un esempio è più chiaro e lampante di tutti gli altri possibili: quello del suicidio.
Credo che siano un po' tutti d'accordo sul fatto che, se si escludono gravi forme di malattia mentale, il suicidio sia un atto arbitrario, è la decisione presa dalla coscienza di autosopprimersi, di fare un balzo nel non-essere... Eppure, per il suicida, l'atto di estrema negazione di sé è tutt'altro che arbitrario, al contrario la morte si presenta come una inevitabile necessità. Il suicidio è la volontà che non vede vie d'uscita e si autoelegge a necessità stringente; di fronte a sé vede una sola strada dritta percorribile... la vita diventa scelta inconsistente e abbandonarla è inevitabile...
Per Schopenhauer il suicidio è la Volontà che torna a manifestarsi più virulenta di prima proprio nel momento in cui si crede di essere sfuggiti al suo giogo,  è desiderio estremo di vivere come Lei stessa impone, a dispetto del mondo. 
Forse su questo Schopenhauer aveva ragione...

sabato 18 giugno 2016

Ascoltando i non-pensieri

Oggi pensavo che l'incapacità di articolare i propri non-pensieri in una forma definita forse dovrebbe essere ogni tanto assecondata, lasciando che vengano a galla anche quelle mezze sentenze che la parte più profonda della mente trasmette alla sua socia cosciente...
Così viene alla luce che credo sempre alle persone che hanno dato il peggio di sé... perché... perché semplicemente non fingono buoni sentimenti che non hanno... 
E viene fuori che mi fido dei giudizi negativi perché mi fanno pensare, mi distruggono le sicurezze e mi fanno evolvere... perché quello che voglio di più è cambiare in continuazione... Desidero fortemente la morte della me stessa di un'ora fa...
E poi mi trovo a riflettere sul perverso meccanismo che trasforma la volontà in necessità... È la decisione, implacabile, inevitabile nella sua aleatorietà... È l'impercettibile salto tra la possibilità e l'essere in atto, che si consolida man mano in storia individuale. 
È tutto fumo, ma fingiamo che non possa non essere...