venerdì 29 giugno 2012

Salvarsi

Non sono pazzo, fratello. Non siamo pazzi quando troviamo il sistema di salvarci. Siamo astuti come animali affamati. Non c'entra la pazzia.
Ѐ genio, quello. Ѐ geometria. Perfezione. I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito.
Allora li ho incantati.
E a uno a uno li ho lasciati dietro di me. Geometria. Un lavoro perfetto [Alessandro Baricco - Novecento].
 Il punto essenziale è sempre questo, signori miei: come salvarsi!
Se partiamo dal presupposto che danni e dolore, in misura diversa, sono inevitabili, il problema diventa non quello di evitarli ma di come salvarsi, di come uscirne feriti ma non morti... Ognuno sa quanto la propria pelle possa reggere, ciascuno sa da sé qual è il punto di non ritorno e dunque, certe tecniche di sopravvivenza, sono esperimenti unici, irripetibili e non applicabili al altri individui... E sembrano assurde a volte, totalmente senza logica, esposte ad un biasimo corale... Ma nessuno è in grado di dire se quel sistema sarà in grado di salvarci; può non salvare gli altri ma salvare noi!
E arriviamo ai desideri. Oggi si crede che seguire i propri desideri sia l'unica via d'uscita dalla pozza fangosa costituita dai valori del nostro tempo. Non seguirli è cosa altamente condannabile: il prezzo da pagare sono le accuse più disparate, da quella di ipocrisia a quella di codardia. Se sia davvero così non sarò io a dirlo. Un'unica considerazione: siamo fatti di desideri, la maggior parte dei quali incompatibili tra loro...

giovedì 28 giugno 2012

La mia pigrizia è Storia!

Il caldo mi impigrisce... Come il freddo d'altronde! 
Il fatto è che, in estate, se mi muovo troppo, sudo, mentre in inverno, se non me ne sto rannicchiata sotto una montagna di coperte, mi congelo. Dunque, come insegnano bene i miei gatti, meglio razionare le energie nel corso della giornata: di qui il passo semi-strascicato, la lentezza esasperata, la predilezione per attività che, in linea di principio, non sono propriamente definibili attività.
C'è un però! Le energie risparmiate durante la giornata decidono di venir fuori d'un colpo la sera, quando già sono a letto e darei qualunque cosa pur di dormire... Mi viene voglia di alzarmi, mettermi a scrivere, leggere o semplicemente passeggiare per casa.
Brutta faccenda la pigrizia! 


sabato 23 giugno 2012

Nota sulla sincerità

Ci sono tanti valori o presunti tali che al giorno d'oggi sono decantati con orgoglio da quanti sostengno di esserne portatori e, tra questi, ce n'è uno che, per i suoi effetti, mi ha sempre dato da pensare: oggi si parla di sincerità.
Una persona sincera è generalmente ritenuta buona, portatrice di un valore che richiede coraggio e senso di responsabilità, desiderosa di instaurare col mondo rapporti autentici... E si potrebbe andare avanti per molto ancora a sciorinare tutte le possibili positività di questa virtù. Questo è quanto si pensa, dunque, quando qualcuno ci dice "Io sono sincero".
Poi ho pensato a tutte le volte che ho usato io espressioni di questo tipo, ovvero ogniqualvolta dovevo giustificarmi per una cattiveria detta. E ho notato anche che, generalmente, quando si dà la premessa "Sarò sincero" o qualcosa di simile, si è sempre sul punto di dire qualcosa di poco piacevole per chi ci sta di fronte. E dunque: perché si sbandiera la propria sincerità solo quando si deve dire qualcosa di spiacevole? Perché, ad esempio, non diciamo mai, con aria seria (tipica aria di chi è sincero), "Sarò sincero: ti amo da morire!"?
Posso solo avanzare, nel mio piccolo, qualche ipotesi.
Prima di tutto credo che si voglia far passare in secondo piano ciò che si sta per dire rispetto al modo in cui lo si dice, cioè un modo sincero, quasi ci si volesse giustificare attraverso questo modo di procedere: se si è sinceri è lecito dire qualsiasi cosa, perché la sincerità è una virtù che, come tutte le virtù, si autolegittima. Che poi tra la virtù com'è pensata e la virtù com'è applicata vi sia un abisso, questo è un altro problema...
Ma perchè questo bisogno di giustificazione? Per lo più ci si giustifica quando si sa di commettere qualcosa di ingiusto; di qui il meccanismo perverso: rendo giusto qualcosa di ingiusto mediante il ricorso ad un valore. Intanto, però, sono ben consapevole della cattiva coscienza che è alla base di quell'atto che decanto come giusto perché sincero. Paradossalmente la sincerità diventa la più falsa delle maschere, un'arma che consente di ferire e lasciare, allo stesso tempo, senza possibilità di riscatto chi abbiamo ferito, perché certo nessuno si sognerebbe di attaccare apertamente un valore che va di moda come la sincerità!


Programmi per la vita futura: far assurgere l'artificio a valore supremo.

giovedì 21 giugno 2012

Secondo giorno di vacanza

Cronache delle mie vacanze. 
Giorno secondo.
Ho preso d'assalto il primo dei libri presi in biblioteca; ho deciso che il modo migliore per impiegare l'estate sia quello di immergersi in un mare di studio non finalizzato agli esami. 
Secondo molti sarò impazzita, secondo la mia personalissima logica impiego il mio tempo nel modo migliore. Sarà una logica perversa la mia ma certe perversioni sono l'unico modo per vivere come si deve...
Ho chiuso anche coi sensi di colpa per non essere... allegra, perennemente euforica, socievole, divertente, meno noiosa, meno gentile, strana.... Ma la lista serebbe lunga e certe volte non vale la pena di dar troppe spiegazioni.
Ho preso d'assalto anche i vari film che da tempo dovevo vedere e che, invece, giacevano dimenticati tra i file del mio computer...
Mi dedico il Tempo.

martedì 19 giugno 2012

Le ore dopo gli esami

Ogni volta che finisce una sessione di esami, soprattutto quando si tratta della sessione estiva, vorrei poter fermare il tempo a quella manciata di ore successive al momento in cui il professore segna il voto sul libretto... Sono semplicemente fantastiche! 
Ma la giornata è partita già all'insegna di una certa esaltazione. Prima dell'esame mi sono fatta un giro in biblioteca per prendere un paio di libri: ogni volta che ci entro mi convinco sempre più che, per star bene, dovrei vivere circondata interamente da libri!
Con lo zaino appesantito ho raggiunto l'aula, ho sfogliato un po' di appunti, ho fatto l'esame prima del previsto perché il professore è arrivato prima del previsto e, in preda all'euforia, sono schizzata fuori dall'aula dopo aver dispensato "buone vacanze" a professori e colleghi.
Cosa ho fatto una volta a casa? Mi sono messa a leggere al sole e, quando ho iniziato a friggere, ho capito che era il caso di cambiare attività. 
Ho fatto il bagno al cane... o il cane ha fatto il bagno a me (dipende dai punti di vista)... 
Dopo aver portato a termine questo arduo compito, mi sono data al disegno.
Ci sono giornate nelle quali si riesce a comprimere un numero incredibile di attività! Ci si rende davvero conto di quanto il tempo sia relativo; il mio compito, per quest'estate, sarà quello di dar valore al mio tempo, perché se sono il mio tempo, solo così posso dar valore a me stessa...

domenica 17 giugno 2012

Vedo griglie ovunque!

Vedo griglie ovunque! Apro una pagina di Facebook e l'immagine del profilo mi sembra un quadro di Agnes Martin! Se non passa domani e, con domani, l'esame di storia dell'arte contemporanea non sarò più in grado di guardare una finestra senza vedere una struttura graticolare... 


venerdì 15 giugno 2012

Meno due

Meno due giorni agli esami e io ho passato mezza giornata a zompettare per casa senza motivo. Raramente mi prende la voglia senza senso di ballare, eppure accade! A volte penso che sia per un eccesso di adrenalina che non riesco a scaricare in altri modi e così cammino mentre ripeto, gesticolo esageratamente, saltello cantando e mi muovo al ritmo di qualche motivetto che mi frulla in testa... Tutto ciò, ovviamente, mentre farnetico di significanti e significati, arte minimale, povera, concettuale... e chi più ne ha più ne metta!
Se continuo con questi ritmi (da intendere, in questo caso, in senso letterale) all'università lunedì ci arrivo anche a piedi!

martedì 12 giugno 2012

lunedì 11 giugno 2012

Oggi si festeggia

Oggi ho un paio di motivi per festeggiare, cosa che in genere non faccio mai (e anche in questo caso si tratta di un festeggiamento del tutto metaforico).
Motivo primo: questo blog oggi compie un anno. Ebbene, di tanto in tanto, riesco ad essere costante e soprattutto fedele a qualcosa. O meglio, sono riuscita ad essere fedele nonostante la mia incostanza, perché ormai è assodato che con l'incostanza, l'umore saltellante e tutto ciò che mi fa vivere a singhiozzo ci devo convivere... Ma faccio progressi signori miei! Avrò perso la speranza di poter vivere con un qualsiasi altro essere umano ma sto quasi riuscendo ad instaurare una tregua col mio io, tregua che, tuttavia, non ci è dato sapere quanto a lungo durerà.
Motivo secondo: oggi ho avuto tra le mani il libro contenente un mio racconto e, dato che ci sono, faccio anche un po' di pubblicità. Dunque, andate su questo sito e comprate questo libro che si intitola Ricordati di mettere la cuffia (CLICCA QUI); si tratta del risultato di un concorso per racconti inediti e dentro ci troverete un po' di tutto.
Detto ciò, torno con la testa ai due esami che mi aspettano tra una settimana! 




giovedì 7 giugno 2012

Fisse che ti aspettano al varco

Qualche anno fa mi fissai con Battiato, quindi iniziai ad ascoltare a caso una sfilza di sue canzoni... 
Come tutte le fisse che si rispettino (o che, per lo meno, non siano un fuoco di paglia) mi ha aspettata per riprendere col secondo tempo!


lunedì 4 giugno 2012

Inganni della mente

Periodo di studio: ciò vuol dire che ho ripreso a mangiare in una maniera che mi accontento di definire non-umana, ho ripreso a vagare per casa in preda ai mal di testa, ho ripreso a fare tutte quelle cose strane da studentessa di filosofia... 
Mi esalto per poco, ho scoperto che mi esalto per poco... O meglio, l'ho sempre saputo, solo che non è il poco che comunemente si intende. 
Mi esalto per un collegamento tra due concetti apparentemente lontani e nel ritrovare il nome di uno stesso personaggio in due contesti diversi... 
Il pensiero è una creatura strana, tende pericolosamente ad appagarsi di se stesso e ti dà l'illusione di non aver bisogno di nient'altro.
La mia mente tende ad ingannarsi da sé ed è l'unico inganno che riesca a sopportare!
Che io lo voglia o no nella mia vita è tutta questione di mente...

venerdì 1 giugno 2012

Frammento 765658572537547485973..........

Oggi non riesco ad appuntare la mente su un pensiero fisso, quindi vago di frammento in frammento senza riuscire ad approfondire nulla come si dovrebbe. 
Sviluppa i pensieri! Nulla... 
Sarà meglio così? Forse...
Tutti i miei pezzi prendono voce, ogni mio io dice la sua... Si crea un coro... 
Tu con chi vuoi parlare? Con quella che non sa pensare...
E quello che pensa costantemente dove lo lasciamo? Lui è lei e lei sono io... 
Làsciati da parte e prova a farti schifo guardandoti in silenzio da un angolo!
Sono tutti i pronomi personali di questo frammento. Sono io che scrivo. Sono te che leggi. Sono lui. Sono lei. Sono il noi, il voi e sono anche il loro... 
Questo essere tutti mi porta ad essere nessuno? Ebbene, sarò anche nessuno!