martedì 4 luglio 2017

Lo spazio del di più

Da quando ho deciso di fare la persona seria e crearmi un sito altrettanto serio, questo è diventato lo spazio di ciò che è in esubero, del resto. Sì, proprio di quel di più che si accumula alla fine di ogni giornata, quel tarlo che, nonostante i mille pensieri "concreti" (soldilavorospesetelefonateemailcorrezioniletture...), resta lì a pungolarti come ciliegina sulla torta mentre cerchi di prender sonno. 
Avverti quella fastidiosa sensazione dai contorni talmente sfocati da sembrare inesistenti, sta lì a ricordarti che qualcosa non torna, che qualche elemento è fuori posto. Ti fermi a ripercorrere la lista dei pensieri con alta priorità e ti rendi conto che questo "qualcosa", stranamente, non è tra essi. Come fa una cosa che ti ossessiona a non essere in cima ai tuoi crucci di giornata? Semplice, mentre il cervello calcola, programma e quant'altro, subdolamente l'ambascia senza nome si gonfia, cresce e attende il momento più opportuno per poterti schiacciare, precisamente quando, stanca, abbassi le difese. All'improvviso il mostro che ti abita dentro si palesa, ti ricorda che gli appartieni, che puoi fingere indifferenza finché vuoi, ma alla sera ci sarà sempre lui ad attenderti. Tu non gli hai tributato la giusta attenzione durante la giornata, sei colpevole di questo. Pretende spazio e cura, quella che i tuoi sensi, ormai iper-sviluppati dal primo al sesto, non vorrebbero accordargli, perché sanno fin troppo bene che li saturerà tutti con la sua presenza. 
Dunque cosa fare? Liberarsene è da escludere, sarebbe come tagliarsi via un arto se non di più. L'unica strada percorribile prevede che lo si lasci sciogliere pian piano, fino a vederlo condensato sul foglio, in caratteri comprensibili al resto dell'umanità.

martedì 2 maggio 2017

Correzione bozze? E cosa sarebbe?

Gira e rigira sono arrivata a maggio senza scrivere una parola su questo mio caro vecchio spazio. 
Come diceva qualche romano d'altri tempi "Fugit irreparabile tempus"!
La novità del momento è che, a quanto pare, sono diventata una correttrice bozze di professione con tanto di sito internet. Sembro quasi seria, eh? La strana notizia è che lo sono, pertanto, dopo svariati anni trascorsi a cercare di spiegare alla gente cosa fosse la filosofia, adesso inizia la fase del quesito: "e che sarebbe questa correzione bozze?" Pensavo di uscirmene prima o poi, ma evidentemente è il mio destino.
E dunque: che cos'è questa correzione bozze?
Partiamo dal presupposto che una buona fetta di coloro che scrivono non ha idea del lavoro che ci sia dietro un libro finito. La fase creativa, quella in cui l'autore butta giù la sua idea, per quanto importante, è solo il primo passo. Nella maggior parte dei casi, anche l'autore più bravo lascia nel suo manoscritto una serie di errori, refusi e imperfezioni di ogni genere. 
Il motivo è semplice: chi conosce già il testo non "inciampa" negli errori, non li vede. Questa prima fondamentale tappa, quindi, porta non ad un libro, ma ad una bozza da vedere e rivedere, fino a ridurre al minimo il rischio di errori. 
Questa operazione di revisione, affinché sia efficace, deve essere fatta da qualcuno che conosca bene la lingua e le sue regole, ma che NON sia l'autore. 
In sostanza la correzione bozze consiste in questa operazione di revisione e rimozione degli errori invisibili all'autore. Il correttore bozze ha il compito di ripulire il testo, sistemarlo, così che, a livello formale, sia pronto per passare alla fase successiva.
Una buona correzione bozze è indispensabile ai fini della pubblicazione, ma è utilissima anche prima di inviare il testo ad un editore: la correttezza formale dell'opera, infatti, potrebbe fare la differenza durante un'eventuale valutazione dello scritto da parte di una casa editrice o anche semplicemente in un concorso.