giovedì 27 novembre 2014

Breve dialogo tra l’Umano e il Tempo

UMANO: Perché stai lì a guardarmi? Non ti hanno mai detto che il tuo sguardo è insostenibile?
TEMPO: Ciò che per te è insostenibile non è il mio sguardo ma il tuo posato su di me. Non ti hanno mai detto che pochi sopravvivono all'incrocio dei propri occhi con i miei?
U: Da dove vieni?
T: Hai posto male la domanda. Io non vengo da nessuna parte, sono sempre dove sei tu.
U: Com'è possibile? Io ti vedo ora, ti vedo spesso, ma non posso dire di vederti sempre.
T: Questo cosa vuol dire secondo te?
U: Non lo so, dimmelo tu.
T: Quand'è che non mi vedi?
U: Quando faccio altro. Dove ti nascondi in quei momenti?
T: Io non mi nascondo mai.
U: Eppure non ti vedo.
T: Fai un grande sforzo per vedermi e non te ne accorgi. La tua condizione naturale è ben altra.
U: Cioè quale?
T: Essere me. Quando non mi vedi io sono te.

domenica 16 novembre 2014

Cumuli di anni

È incredibile la quantità di roba inutile che si è capaci di accumulare durante gli anni. Quando si è costretti a riordinare (perché prima o poi arriva quel fatidico momento!) si è anche costretti a scegliere, a selezionare le cose da tenere e quelle da buttare via. Confesso che qualche oggetto l'ho prima buttato nel cestino e poi sono tornata a riprenderlo ma, per il resto, mi sono maledetta per aver conservato, anni addietro, persino le carte dei cioccolatini di Dragon Ball. Un'altra vita per fortuna... 
Per adesso, se non altro, sono riuscita a dare alla mia stanza un aspetto da camera e non da deposito. Certo, se non si considerano i libri accatastati qua e là!
I cumuli di anni andati, però, non riuscirò mai a smaltirli.


mercoledì 5 novembre 2014

Il significato della parola incoerenza

Sono ormai abituata al fatto che, di tanto in tanto, qualche parola di uso comune mi si pari davanti e si mostri come la parte più evidente di qualcosa che deve essere guardato meglio. Mi capita anche con le persone: le "persone-punti interrogativi" sono la mia croce e la mia delizia.
Parliamo di INCOERENZA. 
"Mancanza di coesione e compattezza". 
Tanto basta.
La parola coerenza mi ha fatto sempre pensare a certi lavoretti che facevo alle scuole medie con la colla vinilica e dei pezzetti di plastica colorata; a volte creavo sulle tavolette di legno dei veri e propri "grumi" di colla e pezzetti colorati dai quali doveva emergere una qualche figura riconoscibile.
La coerenza dovrebbe essere quella figura che emerge nonostante tutto.
Eppure mi viene da pensare: ma, dopo tutto, sono comunque pezzi a sé stanti, la colla si vede.
La colla si vede ecco... La coerenza implica uno sforzo consapevole ma, alla fine, ciò che ne viene fuori è comunque un ammasso eterogeneo di roba più o meno presentabile.

Immagine: Susan Kaprov - Puzzle Matrix, #1 © 2004
30" x 40" Enamel on wood
One of a series of ten painted jigsaw puzzles