venerdì 21 giugno 2013

Tesi d'estate

Credo che dopo la laurea triennale la mia mente abbia automaticamente rimosso cosa voglia dire scrivere una tesi in piena estate... A questa dimenticanza hanno posto rimedio gli ultimi giorni. 
Il computer è una fonte di calore: punto primo e imprescindibile... Ma sono troppo pigra per scrivere a mano e poi riscrivere tutto col computer, ergo lascio che mi si fondano le dita con la tastiera.
Poi vogliamo parlare dello star seduti per tanto tempo? Dopo un po' ci si fonde anche con la sedia!
I ritmi di scrittura sono un altro elemento preoccupante, sembra quasi che mi abbiano trapiantato momentaneamente il dna di un bradipo...
A parte questi piccoli inconvenienti, quanto meno navigo nei libri...

lunedì 10 giugno 2013

Corsa verso il nulla

Di tanto in tanto faccio un po' di autobiografia, quando l'occasione me lo permette, si capisce...
Occasione del giorno: fine degli esami universitari e lutto post esame... 
Lutto? Certo, non è uno scherzo, ho appena messo la parola fine all'attività che mi ha tenuta impegnata negli ultimi cinque anni, preparare e preoccuparmi di un esame dopo l'altro. La sensazione è più o meno come quella dell'ultimo giorno di scuola al liceo: una liberazione da un lato, un vuoto dall'altro... Lì lo spauracchio della maturità, qui quello della tesi...
Ricordiamoci che l'angoscia è il sentimento del puro nulla, che è quello che irrimediabilmente mi attira... 
Alla fine di un percorso si percepisce sempre il Nulla in dosi più o meno letali...

domenica 2 giugno 2013

Rientrare nella propria pelle

...e nulla pensavo a quanto difficile fosse alle volte seguire la propria natura, a quanto coraggio occorresse per essere come siamo e vogliamo e non come gli altri ritengono giusto che dobbiamo essere, a quanta onestà ci volesse per dire a se stessi "fermati qua e torna indietro, hai sbagliato strada!", a quanto tempo si possa sprecare per seguire una via indicata da altri, per aderire ad un modello al quale mai ci si potrà adeguare...
Il sollievo che si prova a rientrare nella propria pelle non si può spiegare, è come lasciarsi liberi di procedere verso il proprio luogo naturale, come seguendo il "pondus" del proprio essere...

"Amore meus, pondus meus" avrebbe detto Agostino...