giovedì 27 novembre 2014

Breve dialogo tra l’Umano e il Tempo

UMANO: Perché stai lì a guardarmi? Non ti hanno mai detto che il tuo sguardo è insostenibile?
TEMPO: Ciò che per te è insostenibile non è il mio sguardo ma il tuo posato su di me. Non ti hanno mai detto che pochi sopravvivono all'incrocio dei propri occhi con i miei?
U: Da dove vieni?
T: Hai posto male la domanda. Io non vengo da nessuna parte, sono sempre dove sei tu.
U: Com'è possibile? Io ti vedo ora, ti vedo spesso, ma non posso dire di vederti sempre.
T: Questo cosa vuol dire secondo te?
U: Non lo so, dimmelo tu.
T: Quand'è che non mi vedi?
U: Quando faccio altro. Dove ti nascondi in quei momenti?
T: Io non mi nascondo mai.
U: Eppure non ti vedo.
T: Fai un grande sforzo per vedermi e non te ne accorgi. La tua condizione naturale è ben altra.
U: Cioè quale?
T: Essere me. Quando non mi vedi io sono te.

4 commenti:

  1. Si potrebbe, forse, dire che senza l'uomo non ci sarebbe tempo? O viceversa? Io credo fortemente nella prima possibilità

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si sarà capito ma anche io sceglierei la prima opzione, come te.

      Elimina
  2. I creazionisti, ovviamente, la penserebbero nella maniera opposta; qualora, invece, si volesse pensare alla possibilità di un mondo senza Dio e quindi in un mondo la cui percezione della realtà non sia più "oggettiva" e "universale" ( in quanto esistente a prescindere dell'uomo, perchè pre-generata da un presunto dio creatore), è chiaro come "l'uomo diventi misura di tutte le cose".

    RispondiElimina