lunedì 20 maggio 2019

Memento

Ci sono momenti in cui senti di aver dato troppo, ti guardi indietro e vedi pezzi di te regalati con imperdonabile disinteresse. Ti vedi in briciole negli altri e non sai esattamente come raccoglierti e tornare di nuovo una, perché per avere la forza di continuare la tua vita devi essere ben compatta. 
Inizi così a chinarti per prendere tutti quei brandelli, a volte ti tocca strapparli con la forza a chi cerca di tenerseli stretti... allora ti affidi alla rabbia.
C'è chi ha camminato al tuo fianco senza neanche rendersi conto del magma che si agitava sotto la sottile crosta della tua serenità. Cecità? Noncuranza? Paura di sapere? A un certo punto non ti importa più...
C'è chi, poi, brandendo una spada fatta di pensieri, ha infranto quello strato di superficie, puntando al centro di te. Raggiunto il cuore, però, quella spada ha continuato a usarla per devastare ogni cosa, così che alla fine sembrava che uno sciame di fameliche cavallette avesse divorato ogni tua singola sicurezza, ogni idea sulla quale avevi eretto la tua esistenza. Sei fuggita per anni, fino a quanto quella lama non l'hai impugnata tu, per recidere la testa del simulacro.
E ancora, c'è chi ha avuto tra le mani le chiavi di tutte le tue porte, ma le ha gettate via come avrebbe fatto con un ferro vecchio. "Non vali la pena": il messaggio sotteso a quel gesto. Quel mantra ti è risuonato dentro fino a piegarti, ma poi hai capito che, come un qualunque marinaio di Ulisse, dovevi tapparti le orecchie per non gettarti tra le braccia delle sirene.
Infine c'è chi ti ha invasa, perché non conosceva altro modo per entrare in contatto con te; ha cercato di forzare ogni porta, ma, una volta dentro, non ha avuto occhi per vedere né orecchie per ascoltare.
Mi dico, dunque, mentre mi rimetto insieme: calmati, siediti, aspetta. Aspetta chi sa vedere e ascoltare, chi vuole vedere e ascoltare, chi sa cosa farsene delle chiavi che ha in mano e, una volta dentro, non dà alle fiamme le tue stanze. Aspetta chi ha il passo leggero e non usa armi per infrangere le superfici, chi sa orientarsi nei tuoi sinuosi corridoi per arrivare a godersi i panorami dalle finestre. Sii spazio aperto solo in quel caso. 
Potresti aspettare invano, ma almeno sarai tutta intera. 

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