martedì 26 febbraio 2013

Essermi fedele

Non è vero che non ho rimpianti o rimorsi, ci sono stati bivi di fronte ai quali avrei voluto tanto sedermi nell'angolo più remoto della mia vita a guardar scorrere la mia esistenza e semplicemente non scegliere, perché il solo fatto di effettuare una scelta mi avrebbe resa (e di fatto mi ha resa) colpevole. 
In momenti come quelli ti rendi conto di cosa volesse intendere un tale signor Kafka ritenendo che l'esistenza stessa fosse irrimediabile colpa. In momenti come quelli capisci che non sempre l'alternativa è tra bene e male, come ti hanno insegnato da piccola, perché la vita non è paragonabile ad un quesito a scelta multipla in cui c'è una risposta esatta tra tante sbagliate, semmai somiglia di più ad una stramaledetta domanda aperta: la risposta esatta la si può formulare in infiniti modi ma altrettanti sono i modi di sbagliare.
Si è vili a volte, ci si lascia trascinare dalla corrente più forte, quella che ci toglierà il peso della scelta, forse perché così ci si sente un po' meno colpevoli, solo parzialmente responsabili; quanto costi questo lasciarsi trascinare lo si capisce sempre troppo tardi, quando ci si accorge di abitare una pelle che non ci appartiene, in un luogo che non ci appartiene. 

Sono stata alla deriva senza saper nuotare e ho lottato per tenermi a galla, senza neppure ricordare esattamente il motivo di quel naufragio ho sentito di aver tradito me stessa prima di chiunque altro, perché ogni scelta mancata, ogni costrizione che ci si lascia imporre, anche se ha la più dolce delle apparenze, è un tradimento contro se stessi.
Vorrei finalmente trovare la forza di archiviare rimpianti e rimorsi perché solo allora potrò sentirmi libera di essermi fedele.

Nessun commento:

Posta un commento