mercoledì 3 ottobre 2012

Binari morti

Ci sono binari morti in ogni esistenza e di tanto in tanto si ha la tentazione di andar di nuovo a dare un'occhiata, in silenzio, col timore o forse, chissà, la speranza, che da quelle parti sia cambiato qualcosa: ritornare sui propri passi costa una fatica immensa e, propriamente, non è che poi si ritorni mai. 
Solo apparentemente i passi che si fanno all'indietro sono gli stessi che abbiamo fatto in avanti: abbiamo addosso la stanchezza dell'andata.
Dunque stiamo lì, ad osservare da lontano il nostro binario morto, quello che non porta da nessuna parte, ed è a quel punto che iniziamo a pensare che forse avremmo potuto costruire noi  la prossima stazione: non c'è pensiero più atroce di quello che inizia con "avrei potuto..."! 
Guardare il terreno impervio sul quale sarebbero dovute passare le rotaie aiuta, ci fa capire che probabilmente non avremmo mai potuto costruire un bel niente in quel luogo. 
Costruire, poi, per arrivare in quale città?
Ci rimettiamo in cammino...

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