sabato 14 giugno 2014

Il significato di "crisi"

Κρίσις – εως : il separare, la scelta, il giudizio, l’esito, la soluzione, la condanna.
Il sostantivo deriva dal ben noto verbo κρίνω che vuol dire separare, distinguere, scegliere, risolvere, emettere una sentenza, accusare, condannare, valutare.        
I termini adoperati sono molti ma il significato di fondo è lo stesso o, quanto meno, rimanda ad un concetto unico anche se articolato.          
La crisi è la fase del giudizio finale, il momento in cui, si potrebbe dire, i nodi vengono al pettine e si è costretti a fare i conti con il proprio percorso; durante una crisi si sentono tutte le conseguenze delle proprie azioni e si è chiamati a render conto del proprio operato.                    
Non a torto un personaggio del calibro di Schelling sosteneva, nella sua filosofia della mitologia, parlando di ben altro, che ogni crisi è una sentenza; e ogni sentenza non costituisce forse, in quanto fine di un processo, un momento di risoluzione e di svolta? La crisi, pertanto, non può non essere anche frattura, separazione e scelta di qualcosa di nuovo. Parliamo, insomma, di quel delicato momento che contiene in sé, uniti in maniera inscindibile, fine ed inizio.      


2 commenti:

  1. già, si può sopravvivere a se stessi? è sempre possibile uscire indenni dallo stato d'accusa mosso nei confronti di noi stessi? Per Nietzsche ad esempio l'autosuperamento deve necessariamente passare per l'autentico disprezzo di se stessi...

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    1. Diciamo pure che si va avanti di "morte" in "morte"...

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