venerdì 28 ottobre 2011

Post su richiesta: parliamo di fascino

Questa sera l'argomento mi è stato suggerito... Faccio un po' la parte di Socrate e, allo stesso tempo, della persona che Socrate interroga e mi chiedo "tì estì?", laddove il va sostituito con la parola fascino.
Ammetto che il concetto è abbastanza contorto e difficile a definirsi e, per prima cosa, riterrei opportuno fare una distinzione tra questo concetto e quello di bellezza: una persona bella può avere fascino, tuttavia non deve essere necessariamente ritenuta di bell'aspetto, a mio parere, per essere considerata affascinante. Ci sono difetti fisici passati alla storia come emblema del fascino di taluni individui, storici o meno (si pensi al celebre naso di Cleopatra oppure agli occhi, non propriamente dritti, della dea Venere)...
Con ciò, però, ho solo detto cosa non è il fascino e, non volendo concorrere con Plotino in quanto a filosofia negativa, cercherò di darne anche una mia limitata definizione (e ci tengo a sottolineare la soggettività di tale definizione!)...
Il fascino come la bellezza è la capacità di attirare le persone, indipendentemente dal sesso, e di creare, in tali persone, anche una sorta di dipendenza; il fascino implica la possibilità di dominio e, in quanto possibilità, è caratterizzato da una natura fondamentalmente ambigua: non lo si può definire né buono né cattivo in sé... La differenza fondamentale tra il potere esercitato dalla bellezza e quello esercitato dal fascino sta nelle cause: l'origine del primo è tradizionalmente nelle forme esterne... Qual è la causa del secondo? Non ci sono cause evidenti... Probabilmente è in questa oscurità di fondo che sta "il fascino del fascino"... Posso dire ad una persona che ha fascino ma, nel momento in cui riuscissi a motivare in maniera esaustiva la mia affermazione, vorrebbe dire o che stavo mentendo sul fascino della persona oppure che sto mentendo dando quelle spiegazioni...

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