mercoledì 29 giugno 2011

Caro vecchio Giacomino

Questa sera mi sento molto Kant e pertanto ho deciso di sottoporre a critica un mio pregiudizio da ingenua adolescente liceale, quello secondo il quale avrei potuto condividere la mia vita solo con chi avesse sopportato di leggere insieme a me i Canti leopardiani la sera, prima di dormire! Ora immaginate: una giornata di lavoro, stanchezza, magari caldo perché stiamo quasi a luglio, voglia di fare ben altro... e io tiro fuori da sotto il cuscino l'allegro Giacomino! Dopo la terza sera (ma anche la seconda), come dovrebbe rispondere la povera persona al mio fianco alla domanda "Stasera preferisci L'ultimo canto di Saffo o Il passero solitario?"...?! Dubito fortemente che possa esistere qualcuno a tal punto amante della cultura da rispondere qualcosa del tipo "Ma facciamo anche A Silvia!"
Crescere fa diventare meno idealisti e ad un certo punto occorre prendere atto del fatto che i Canti di Leopardi (che ormai sono solo un esempio per molto altro) bisogna leggerseli da soli. 

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