martedì 12 luglio 2011

Piccoli paradisi artificiali

A seconda dell'umore a volte sento l'esigenza di ridere da sola, altre volte di deprimermi profondamente... Ci sono due cose che faccio in queste occasioni, nel primo caso tiro fuori un vecchio quaderno dove appuntavo le frasi più bizzarre dette dal mio professore di chimica del liceo e al massimo dopo aver letto la terza o quarta frase scoppio a ridere: fino ad ora ha sempre funzionato! Nel secondo caso vado a ripescare un mio vecchio diario: leggere quelle frasi lapidarie alternate a lunghe riflessioni, a volte coerenti a volte sconnesse, mi butta giù per almeno un paio di giorni. Che pratiche insane! Gli stati d'animo indotti mi sanno tanto di paradisi artificiali...

2 commenti:

  1. Tirare fuori e vivere fino in fondo gli stati d'animo non è così insano come si può pensare, anzi è un toccasana... altrimenti le vivremmo a "spezzoni" e ci accompagnerebbero in modo incompleto per troppo tempo...

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  2. Tirarli fuori no... crearli artificialmente forse un po' meno...

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