domenica 31 luglio 2011

Ti scrivo ma non saprai mai cosa...

C'è una vecchia abitudine che probabilmente non perderò mai, quella di scrivere lettere senza spedirle. Il gesto è strano lo ammetto, soprattutto se si considera che generalmente vale la pena di starsene a scribacchiare per qualcuno solo se questo qualcuno poi sarà reso partecipe dei nostri pensieri... A me del fatto che il destinatario riceva la mia lettera importa ben poco, forse perché scrivo per chiarire a me stessa quello che penso di una persona, scrivo per saggiare la coerenza e la sincerità di quello che ho eventualmente già detto a questa persona, scrivo sapendo che non riceverò una risposta ma non per questo ci metto meno impegno...
Quando agisco per un fine è come se ciò che faccio perdesse la propria essenza. Il fatto che una lettera giunga al destinatario è un episodio secondario, una semplice coincidenza...

3 commenti:

  1. Lo faccio anche io. Semplicemente per chiarirmi le idee e nella maggior parte delle volte mi accorgo che ciò che scrivo è già stato detto e mostrato da parte mia. Così noto anche quanto siamo tutti uguali e diversi allo stesso tempo. Questo mondo alle volte è banale anche nei particolari...

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  2. Spesso a me scrivere fa sorgere altre domande... Sarà normale?

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  3. Si perché per quanto si possa dire e capire alla fine ci sono cose di cui non potremmo mai avere la sicurezza e nel frattempo altre cose cambiano...

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